martedì 1 dicembre 2009

Artico del 9 febraio 2009 www.repubblica.it

Crisi, il Tesoro dà le cifre
"Tasso disoccupazione all'8,2%"

Crisi, il Tesoro dà le cifre "Tasso disoccupazione all'8,2%"

ROMA - La crisi economica ha provocato effetti sul mercato del lavoro italiano: nel 2009 l'occupazione dovrebbe subire un calo dell'1 per cento. E' quanto si legge nell'aggiornamento del Programma di stabilità italiano presentato dal ministero del Tesoro. Il tasso di disoccupazione mostrerebbe un aumento per il secondo anno consecutivo, attestandosi all'8,2 per cento. Mentre il costo del lavoro risulterebbe in sensibile decelerazione rispetto al 2008 "per effetto della moderazione salariale".

Nel biennio 2010-2011 l'occupazione è stimata crescere in media dello 0,4 per cento, mentre il tasso di disoccupazione a fine periodo si attesterebbe all'8,2 per cento.

E intanto slittano i tempi sul pareggio di bilancio. "Viene confermato - scrive il Tesoro - l'impegno al
raggiungimento dell'obiettivo di pareggio di bilancio anche se il raggiungimento di questo obiettivo si sposta sull'asse del tempo, per effetto della crisi straordinaria sopravvenuta dopo l'assunzione del relativo impegno da parte del Paese".

"Indipendentemente dalla correzione per il ciclo, in termini di saldo nominale, nonostante l'aggravarsi della crisi economica e il conseguente peggioramento delle condizioni di finanza pubblica - è scritto - l'indebitamento netto rimane al di sotto del limite del 3,0% del Pil nel 2008, eccede questo limite nel 2009 arrivando al 3,7%, ma riprende una tendenza alla diminuzione nel biennio 2010-2011".

Sul Pil il governo conferma le previsioni dei maggiori istituti internazionali. Il prodotto interno lordo, secondo quanto previsto dal Programma di stabilità, nel 2008 si è fermato allo 0,6% e nel 2009 avrà il segno negativo assestandosi al -2%.

Artico del 9 febraio 2009 www.repubblica.it

giovedì 9 aprile 2009

La situazione dei giovani laureati italiani

Contratti di lavoro: Nel marzo del 2006 a Parigi centinaia di studenti protestavano contro il Cpe, la legge sul contratto di primo impiego voluta dal governo conservatore del premier Dominique de Villepin per combattere la disoccupazione giovanile, ma che agevola i licenziamenti senza giusta causa. In Italia nessun giovane si è mosso per impedire una cosa simile, abbiamo i contratti a tempo determinato e quelli a progetto, di inserimento e di apprendistato, ecc… ma sperare di avere un contratto a tempo indeterminato, unico nella maggior parte dei paesi europei, è un utopia.
I giovani italiani non fanno valere i loro diritti, si fanno mettere i piedi in faccia dai datori di lavoro, lasciandosi raggirare dalle aziende che li sfruttano, pagandoli una miseria!

Studiamo all’Università e ci laureamo, ma poi non c’è lavoro o se c’è, diventa una prassi, lavorare gratis o sottopagati e senza un contratto vero che garantisca una sicurezza tale, da poter decidere in tutta tranquillità di sposarsi e avere una famiglia e iniziare a vivere la propria vita senza più farsi chiamare bamboccione, da politici corrotti che hanno soltanto pensato a rimanere seduti nelle loro preziosissime poltrone!
Basta con questo schifo! Facciamoci sentire, scendiamo in piazza e andiamogliene a dire quattro a questi vecchi e imbalsamati politici che ci ritroviamo, sono tutti uguali sia a destra che a sinistra, nessuno pensa a noi, se ne fregano di noi, dobbiamo intervenire in prima persona e iniziare a salvaguardare i nostri diritti.
Se in Italia non c’è lavoro, perché si continuano a creare nuovi corsi di laurea che non servono a niente? Perché devono lavorare soltanto i raccomandati e i figli di papà che si tramandano il lavoro come fosse un eredità che gli spetta di diritto? Perché una persona “comune” non può aspirare a ruoli chiave della politca o delle istituzioni? Perché è sempre tutto così difficile per una persona “comune” che non ha conoscenze importanti e che non ha agganci influenti?

Pensione: Lo sapevate che chi ha iniziato a lavorare dopo la legge del 1996 avrà una pensione del 40% della media del proprio stipendio a conclusione dei 35 anni di anzianità? In pratica chi ha guadagnato una media di 2000 euro al mese, avrà una pensione di 800 euro al mese! E noi stiamo ancora zitti? Ma siamo idioti o cosa? Perché stiamo lasciando decidere del nostro futuro a quattro vecchietti che non si reggono più in piedi?